Il colosso italiano del riscaldamento accelera l'espansione nel mercato cinese
Fabbrica Immergas a Changzhou, nella provincia orientale cinese del Jiangsu. (Xinhua)
Per Bruno Rinaldi, direttore generale dell'azienda di riscaldamento italiana Immergas, l'obiettivo dell'azienda va oltre la semplice creazione di case più calde in Cina. Comporta anche l'impegno a stabilire una forte presenza nella seconda economia più grande del mondo.
Fondata nel 1964, Immergas ha venduto le sue caldaie da parete in oltre 50 Paesi e regioni. Dopo essere entrata nel mercato cinese nel 1997, i suoi prodotti per il riscaldamento hanno rapidamente guadagnato popolarità tra le famiglie locali.
Nel 2018, Rinaldi ha guidato la fondazione del primo stabilimento dell'azienda in Cina, situato a Changzhou, nella provincia orientale cinese del Jiangsu. Questa struttura vanta una capacità produttiva annuale di 100.000 caldaie a gas, segnando un passo significativo nell'espansione dell'azienda in Cina.
Entro la fine del 2023, l'azienda aveva venduto un totale cumulativo di 500.000 caldaie da parete in Cina.
I dati mostrano che il consumo di gas naturale in Cina ha raggiunto i 390 miliardi di metri cubi nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 460 miliardi di metri cubi entro il 2025, indicando un potenziale di crescita sostanziale.
I prodotti ecosostenibili e a risparmio energetico di Immergas sono in linea con gli obiettivi della Cina di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030 e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060, nonché con la crescente attenzione dell'industria del gas cinese all'innovazione e alla tutela ambientale.
"Con la crescente attenzione dei cinesi alle preoccupazioni ambientali e allo sviluppo verde, Immergas sta progressivamente sviluppando apparecchiature che utilizzano energia rinnovabile e riducono il consumo energetico attraverso tecnologie avanzate", ha affermato Rinaldi.
"Abbiamo in programma di continuare ad aumentare le linee di produzione per migliorare la localizzazione", ha aggiunto, sottolineando che Changzhou ha un'infrastruttura di produzione avanzata e trasporti convenienti, consentendo all'azienda di estendere la portata dei suoi prodotti anche alle metropoli e alle città di secondo e terzo livello.
Rinaldi ha inoltre elogiato le politiche favorevoli per le imprese straniere, il miglioramento dell'ambiente aziendale e l'efficienza del governo locale.
"Il governo locale ci ha aiutato a rafforzare la consapevolezza del nostro marchio e la collaborazione con i fornitori locali, stabilendo una filiera di approvvigionamento efficiente che assicura operazioni commerciali fluide", ha affermato.
"La Cina è un ottimo posto per la gestione aziendale, in quanto ha stabilità sociale e un ambiente commerciale fiorente, il che la rende degna di investimenti a lungo termine", ha aggiunto Rinaldi. "Sono molto fiducioso sullo sviluppo futuro della nostra attività nel mercato cinese".