Intervista al rappresentante dell'IFAD in Cina Matteo Marchisio

2020-10-09 16:36:36|China Radio International Online

Domanda: in quarant'anni di riforma e apertura la Cina ha ottenuto risultati evidenti nella riduzione della povertà, svolgendo in questo ambito collaborazioni internazionali in diversi meccanismi come quello della cooperazione Sud-Sud. Qual è il suo punto di vista su quanto fatto dalla Cina in materia di riduzione della povertà e di cooperazione internazionale?

Matteo Marchisio: Innanzitutto confermo gli incredibili risultati che la Cina ha ottenuto nella riduzione della povertà nei quarant'anni passati, se pensiamo che all'inizio degli anni ottanta quando la riforma di Deng Xiaoping è cominciata, quasi il 90% della popolazione viveva in povertà e più di 800 milioni di persone vivevano nelle campagne al di sotto della linea di povertà. Adesso, a 2 anni dal 2020 - la data che il presidente Xi ha indicato come obiettivo per ridurre la povertà abbiamo solo 30 milioni di persone ancora indigenti. Può vedere da solo gli incredibili progressi che sono unici al mondo in termini di grandezza e di rapidità di conseguimento degli obiettivi. Sicuramente il successo della Cina nel ridurre della povertà ha numerosi fattori, che in questo momento storico possono essere condivisi con altri Paesi che sono in diversi momenti e diversi step del loro cammino per ridurre la povertà. Quello che diceva Lei, la Cooperazione Sud-Sud, è esattamente il meccanismo attraverso cui la Cina può condividere con altri Paesi le proprie esperienze e le proprie lezioni perché alcuni casi sono state positive e in altri negative. Condivisione non necessariamente significa che il Paese deve copiare e incollare; ogni Paese deve capire quali sono gli elementi che adattati al contesto cinese hanno avuto successo, comprenderli e adattarli al proprio contesto. L'IFAD, la mia organizzazione, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, supporta la Cina e altri Paesi in questo tipo di cooperazione.

Domanda: potrebbe spiegarci in poche parole la funzione della piattaforma del "Global Poverty Reduction Online Knowledge Sharing Database" e il ruolo che può ricoprire?

Matteo Marchisio: Questa piattaforma che è stata presentata al forum (il Forum internazionale cinese sulla riduzione della povertà del 2018) di fatto è una piattaforma web, una piattaforma elettronica, in cui la Cina e altri Paesi condividono esperienze, lezioni, politiche e tecnologie che hanno avuto un impatto positivo nella riduzione della povertà. L'elemento critico per me è che in questo momento storico, per ridurre la povertà e per raggiungere uno sviluppo sostenibile, non si può più parlare di risorse finanziarie, di tecnologie. Il fattore critico per ridurre la povertà e per raggiungere lo sviluppo sostenibile è la condivisione di conoscenza. In questo senso, utilizzando gli strumenti tecnologici moderni come Internet, questa specifica piattaforma offre un'opportunità a diversi user, a diversi potenziali clienti, di accedere a queste informazioni e di scambiarle. In questo senso la piattaforma può essere uno strumento utile per condividere conoscenze, condividere esperienze, condividere lezioni e scambiare idee.

Domanda: questo è il suo primo mandato in Cina come rappresentante di IFAD. Quali sono le sue opinioni sulla futura cooperazione tra IFAD e Cina?

Matteo Marchisio: questo è il mio primo mandato in Cina, questa è di fatto la prima volta che la mia organizzazione manda qui un proprio rappresentante, anche se la storia tra IFAD e Cina in realtà risale al 1981, quando IFAD è stata la prima istituzione finanziaria internazionale ad offrire risorse finanziarie a questo Paese. Per quasi quarant'anni, per 38 anni, IFAD ha in qualche modo supportato la Cina nell'obiettivo di ridurre la povertà rurale. Il mio mandato è definire in questo momento storico in cui la Cina è così vicina a raggiungere l'obiettivo di eliminare l'estrema povertà rurale a definire quale sarà il tipo di supporto IFAD potrebbe dare alla Cina dal 2020 in avanti. Ci sono molte direzioni che possono essere discusse, innanzitutto come assicurarsi che le persone che sono portate al di sopra della povertà non ricadano in povertà. Secondo, come assicurare, una volta raggiunto il livello minimo di livelihood, di benessere, che questo benessere sia condiviso e sia equamente raggiunto in diversi segmenti della società; come ridurre il gap tra la Cina rurale e la Cina urbana, e tra le province più avanzate e quelle meno avanzate, e come assicurare che questi obiettivi di riduzione della povertà continuino negli anni a venire non avendo impatto sull'ambiente. Queste sono un po' le aree chiave dello sviluppo della Cina e del supporto che la mia organizzazione potrà dare a questo Paese.