Il nuovo aspetto del villaggio dell’etnia Miao di Shibadong
Edifici di legno affiancati, con i tetti ricoperti di tegole, simili dall'alto a squame di pesce, circondati da monti verdeggianti, mentre nella nebbia risuona il canto delle ragazze di etnia Miao, tra distese infinite di campi terrazzati: ci troviamo nel famoso borgo di Shibadong.
Un comune villaggio della Contea di Huayuan, nella Prefettura autonoma delle etnie Tujia e Miao di Xiangxi, nella Provincia dello Hunan, Shibadong conta 225 famiglie, per un totale di 939 persone. Il termine Shibadong, che significa 18 grotte, si riferisce alle 18 grotte naturali che si trovano nell’area del villaggio, ampia 944 ettari, 54 dei quali coltivabili, con una media inferiore a un quindicesimo di ettaro per persona. Le foreste coprono 739 ettari, con un tasso di copertura forestale del 78%.
Intriso della cultura Miao, il borgo conserva intatti gli usi e i costumi dell'etnia. Al tempo della Festa della Primavera (il capodanno lunare), si battono i tamburi tipici Miao, mentre per la Festa d'Autunno si organizzano canti etnici. Per l'occasione, i turisti possono acquistare ricami, batik, cinture ricamate e tessuti di seta tipici dell'etnia Miao, e gustare cibi sani e naturali, come la pancetta, il pesce e la carne in agro e le verdure selvatiche.
Nascosto in una vallata del massicico dei Monti Wuling, a causa dell'isolamento, delle ardue condizioni naturali, soprattutto per la mancanza di terreni pianeggianti, il borgo ha sempre costretto i suoi abitanti a una vita estremamente misera. Nel novembre del 2013, durante un tour di ispezione nello Hunan, il presidente Xi Jinping ha visitato Shibadong, avanzando per la prima volta il concetto di "alleviamento mirato della povertà", ossia l'adattamento alle condizioni locali delle politiche di alleviamento della povertà. Il turismo è così diventato la "chiave d'oro" dell'emancipazione del borgo dalla povertà, che ha così visto un cambiamento radicale. Gli abitanti hanno partecipato attivamente alla costruzione delle strutture pubbliche, mentre fiorivano varie attività tipiche. Sulla base delle risorse di eccellenza locali, oltre al turismo, il villaggio ha successivamente sviluppato il ricamo tipico dell'etnia Miao e l'acqua di sorgente di montagna, offrendo alla popolazione ulteriori possibilità di guadagno.
Con il rapido sviluppo del turismo rurale, sono comparse una decina di nuove professioni: titolare di agriturismo e di guest-house, guida turistica, bigliettaio, autista di shuttle bus, guardiano, spazzino, vlogger e così via.
Oggi, arrivati nel borgo, si possono vedere ovunque guest-house e negozi di prodotti tipici Miao. Con indossi i costumi tradizionali, i locali fanno da guida turistica, oppure sono occupati nei loro ristoranti. Non mancano gli appassionati di live delivery... Guardando dall'alto, l'aria è particolarmente fresca dopo la pioggia. Un'ampia strada lastricata di pietra è affiancata da edifici in legno retti da colonne, tipici dei Miao, ristrutturati da poco, tra orti, frutteti e risaie. La gente passa salutandosi, con il sorriso sulle labbra.
"Noi Miao viviamo in un nido dorato ricco di risorse naturali, con la guida dell'alleviamento mirato della povertà, avanziamo tutti verso una vita moderatamente benestante……" Il canto dei Miao si alza dal villaggio di Shibadong, propagandosi sempre più lontano.