Lancio della versione cinese del libro "Il Potere del Terroir" a Beijing
La sera del 1° luglio, presso l’Istituto Italiano di Cultura, si è tenuto il lancio della versione cinese del libro di ricerca scientifica sulla geografica del vino, “Il Potere del Terroir: Caso di Studio del Prosecco”. Organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, l’evento fa parte delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Marco Polo. Durante la presentazione, Diego Tomasi, curatore del libro e direttore del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ha illustrato il territorio di provenienza, incluso nel 2019 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
L’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di vino, e negli ultimi anni i vini italiani sono sempre più apprezzati dai consumatori cinesi. Secondo le statistiche, nel 2023 il valore delle esportazioni di prodotti agricoli italiani verso la Cina ha superato i 540 milioni di euro, oltre 100 milioni dei quali derivanti dalle esportazioni di vino. Davide Liberati, esperto agroalimentare dell’Ambasciata d’Italia in Cina, ha spiegato che l’obiettivo è quello di cercare di spiegare l’origine di tali prodotti, la qualità e i modi di consumo all’interno delle abitudini alimentari cinesi.
Il team editoriale del libro ha dedicato otto anni a una dettagliata e completa ricerca sul terroir dell’area DOCG del Prosecco in Italia, concentrandosi sull’uva Glera e il vino Prosecco. Attraverso dati accurati e analisi scientifiche, hanno redatto il libro rivelando lo stretto legame esistente tra il Prosecco e il suo terroir. Durante un’intervista con i giornalisti del China Media Group, Diego Tomasi ha espresso la speranza che il volume possa essere utile a coloro che studiano il terroir e la viticoltura, specialmente in Cina, dove l’industria vinicola sta crescendo rapidamente.
Lo studio è stato tradotto da tre ricercatori esperti dell’Istituto di Botanica dell’Accademia Cinese delle Scienze, tra i quali anche Dai Zhanwu, che ha affermato che la pubblicazione della versione cinese non solo fornisce una preziosa risorsa di riferimento per i ricercatori nel campo, ma contribuirà anche a migliorare la conoscenza e l’accettazione del vino italiano tra i consumatori cinesi.