Beijing, tenuto il VII Congresso Internazionale su Diritto Romano, Diritto Cinese e Codificazione del Diritto Civil
Nei giorni 21 e 22 settembre si è tenuto a Beijing il VII Congresso Internazionale su “Diritto Romano, Diritto Cinese e Codificazione del Diritto Civile”.
Hanno preso parte al Congresso studiosi, giudici, avvocati, esponenti di organi legislativi provenienti da Italia, Russia, Corea del Sud, Brasile, Messico, Colombia, Serbia e altri Paesi europei e latinoamericani, oltre che cinesi. Gli esperti partecipanti hanno convenuto che questo evento non solo ha promosso il dialogo e lo scambio tra diverse culture giuridiche, ma ha anche fornito una nuova visione comparativa, approfondimenti teorici ed esperienze pratiche per la Cina per sviluppare le proprie interpretazioni del diritto civile sulla base del Codice di diritto civile.
Si sono fatti carico dell’organizzazione la China University of Political Science and Law (CUPL), l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il Centro di ricerca Sino-italiano sulla coltivazione di talenti in materie giuridiche, il College di Diritto Comparato della CUPL, la Facoltà di diritto civile, commerciale e dell’economia della CUPL, l’Associazione per la ricerca in materia di diritto delle obbligazioni della Città di Beijing; all’organizzazione hanno altresì partecipato l’Istituto di ricerca sul diritto italiano e diritto romano del College di diritto comparato della CUPL e il Centro di ricerca sul diritto italiano della CUPL.
La Prof.ssa Fei Anling della CUPL e il Prof. Aldo Petrucci, vice preside dell’Università di Pisa, hanno presieduto la cerimonia di apertura.
La Prof.ssa Fei Anling ha osservato che “nel corso dei secoli, il Diritto romano ha offerto un importante contributo alla società umana rappresentando spesso il punto di ispirazione per l’elaborazione di norme e per l’interpretazione e applicazione del diritto in diversi Paesi. Ora che il Codice civile della RPC è entrato in vigore, il Diritto romano offre degli utilissimi spunti di riflessione sul come interpretare le norme in esso dettate al fine di favorirne un’efficiente e fluida applicazione, così come nel riconoscere i punti su cui eventualmente, in futuro, svolgere dei ritocchi e apportare miglioramenti. La razionalità di alcune norme che affondano le proprie radici nel diritto romano le rende, nella sostanza, condivise tra i Codici di diversi Paesi del mondo, e il dialogo tra esperti sulle questioni ad esse relative può offrire un importante contributo nel cammino verso un futuro diritto comune”.